La filosofia è come l’arte visiva, aiuta a vedere la vita con uno sguardo differente. Una medicina per l’anima e per lo sviluppo del pensiero. Aiuta ad avere uno spirito critico, educa al pluralismo, alla tolleranza e all’incontro. Ma purtroppo l’etica, la morale e i valori non hanno un buon rapporto con gli esseri umani.
In questo luogo, dove non si parla ad alta voce, la mostra, site-specific, di Giuseppe Piscopo. Un dialogo silenzioso nel loggiato, con una serie di sculture, tante quanti sono i busti esposti. Questi simulacri senza braccia, che dall’alto ci vedono passare, sono stati uomini rappresentativi per la nostra città, hanno affrontato il mondo con la loro vita e le opere. Per i loro ideali sono stati processati, incarcerati e alcuni anche condannati a morte.
Questa esposizione ci dà l’occasione per soffermarci a guardare, a riflettere sul loro insegnamento. Una cartella o la sua rappresentazione, le bottiglie da riempire, i suoni della natura, la ricerca scientifica, la libertà del pensiero. Ci troviamo dalla parte delle emozioni, dalla parte dell’arte. Rispetto a questo mondo dalla parte sbagliata. Ma qui, nel lato sud, siamo consapevoli che la sapienza è trasformazione.
[giuseppe piscopo]