giovedì 31 dicembre 2020

@ terra!


Mi sono lanciato nel vuoto di questo strano pianeta pieno di solitudini, nonostante i suoi 7 miliardi e mezzo di abitanti. La solitudine è uno spazio pieno, il vuoto è la nostra presenza. Il consumismo ci sta consumando. Dall'alto vedo la morfologia del territorio che ci invita a rivedere le parti del discorso. Da questa prospettiva si vede la povertà uscita allo scoperto, la solidarietà tentata. La mappa è divisa in zone colorate, i contatti sociali sono venuti meno, ci siamo coperti il naso e la bocca e non riusciamo più ad ascoltare le parole, rimaste ormai senza fiato. Nella curva dei contagi nessuno rallenta, si sbanda, nonostante i limiti. Le distanze si accorciano, ora mi avvicino al suolo, ora sono visibile. L'anima scende senza il peso del corpo, ci vuole una testa nuova per scoprire che è l'amore il vero fine dell'esistenza. C'è sempre qualcosa o qualcuno che ci salva dalle ripetute cadute libere. Forse ce la faremo, il destino ha perso la sua forza vitale, forse riusciremo a capire gli altri, a creare relazioni, ad interrompere le guerre inutili, a non sperare che arrivino i nostri. C'è un tempo per stare chiusi in casa e un tempo per uscire dalla nostra apatia. Auguri terra!