domenica 10 marzo 2013

ennui...














Tutta la giornata ad inviare impulsi
a cercare stimoli ed emozioni
a captare sguardi
ad abbracciare illusioni
ad attendere che qualcuno
ti cambi la vita.


Cenere al vento !


C’è una casa comune, si chiama mondo. C’è un bene comune, si chiama vita. Una componente essenziale del nostro soggiorno su questa terra è la cultura. È la cultura che spegne gli incendi. Ma come farlo capire? C’era una città, che divulgava conoscenza, dentro un’altra che diffonde apatia. In una notte rosso fuoco sono svanite entrambe.
Nella prima ci si arriva attraverso una lunga strada dall’asfalto bucato che si inoltra nella dismessa periferia industriale, che da anni attende il suo destino. Un luogo dove si scopriva la vita facendo esperimenti, dove i concetti scientifici erano esposti in modo semplice. Un luogo che sopratutto i bambini amavano frequentare. Sempre in cerca di posti inusuali e non deputati all’arte istituzionale, qualche mese fa, questa splendida struttura ha esaltato nel suo spazio una mia installazione. Un’ardente emozione, non facile da raccontare, che l’altra sera si è spenta tristemente con l’arrivo dei pompieri.
La seconda non ha più strade, solo un lungomare liberato. Un luogo dove c'è una guerra continua tra l’indifferenza e il desiderio di riscatto. Il fuoco distruttivo è stato appicciato, per la prima, lunedì notte da “i soliti ignoti”. Per la seconda, molto tempo fa, da tutti quelli che ci vivono. Da tutti quelli che sanno solo soffiare per alimentare il nulla. In parole povere è avvenuta una probabile autocombustione! La solitudine non è dei numeri primi, ma dell’amore verso questa città.

La costellazione dei sogni - mt 12x4  (città della scienza)