sabato 28 ottobre 2023

La stanza di Antonio

 

Ho conosciuto Antonio nella sede di Napoli della fondazione Lega del filo d'oro. Antonio ha 73 anni e viene da Cercola, un comune della città metropolitana di Napoli. Da piccolo ha smesso di vedere il mondo e successivamente anche di sentirlo. Nonostante la sua disabilità si è laureato in pedagogia.

Ad Antonio piace la musica, la poesia e l'arte in genere. Accompagnato, da alcuni operatori della fondazione, gira per musei e toccando riesce ad assaporare le bellezze artistiche. Ho scoperto che anche per un non vedente l'arte è importante, come dice lui, una trasposizione della vita. La poesia invece è quella che più di ogni cosa gli dà più sensazioni. All'inizio ho avuto qualche difficoltà, sembravo io disabile, mi vedevo escluso da ogni possibile forma di comunicazione con lui. Poi frequentando il centro mi sono reso conto che è possibile farlo, è possibile dare un nome alle immagini, un suono alle forme, un colore agli odori e ai sapori.

Parlando di arte con Antonio è venuto fuori che gli sarebbe piaciuto immaginare la camera di Van Gogh. Così, tempo una settimana, ho realizzato un modellino, una quinta teatrale del famoso quadro di Vincent, che gli consegno nella sede della fondazione. Questo nuovo incontro mi dà la soddisfazione di veder esaudito il suo desiderio. La camera di Arles è diventata un oggetto tridimensionale da toccare, da esplorare e con l'aiuto di un operatore da vivere e immaginare. Antonio è stato contento di ricevere questo regalo, le sue mani sono entrate in un dipinto.

Epilogo. L'altro giorno ho ricevuto un messaggio su WhatsApp. Era Antonio che mi ringraziava. Da non credere, Antonio è anche "tecnologico"...